Endometriosi, menopausa e menopausa precoce.

Endometriosi, menopausa e menopausa precoce

Endometriosi menopausa precoce

Che cos’è l’endometriosi? Cosa può succedere durante la menopausa? È vero che esiste una correlazionetra questa malattia e la menopausa precoce?Ci sono patologie meno note di altre, dai nomi difficili, impronunciabili quasi, delle quali non si parlasui media né sui social.Molto spesso si tratta di disturbi le cui conseguenze comportano problemi anche a livello sociale e relazionale,imbarazzo o difficoltà a comunicare il reale stato nel quale ci si trova.Per questo tanti non capiscono neppure che si tratta di uno stato patologico.L’endometriosi è una di queste malattie: colpisce quasi esclusivamente le donne in età fertile e provoca doloriacuti e disagi soprattutto durante il ciclo mestruale e durante i rapporti intimi.A volte la malattia è silente ma le sue conseguenze si scoprono durante la vita: “Al momento, si stima che il numerodi donne con endometriosi è vicino al 10% di quelle in età riproduttiva.Ma, è importante notare che queste sono solamente stime, e che tali statistiche possono variare in maniera estesa.Approssimativamente, dal 30% a 40% di donne con endometriosi è sterile, la malattia è infatti una delleprime tre cause di sterilità femminile.Alcune donne, ad esempio, non scoprono la loro endometriosi fino a che non hanno difficoltà a restare incinta.Ma che cos’è l’endometriosi? Si tratta di una malattia, spesso dolorosa, in cui il tessuto che normalmente è posizionatoall’interno dell’utero – l’endometrio – cresce al di fuori dell’utero. L’endometriosi più comunemente coinvolge le ovaie,l’intestino o il tessuto che riveste il bacino. Questa situazione genera cisti (dette endometriosiche) che si romponoe sanguinano esattamente come accade normalmente durante il ciclo mestruale al tessuto uterino, solo che questo flussoematico, che non giunge dalla sede naturale dell’endometrio, non ha modo di uscire e resta all’interno del corpo generandoa volte infezioni, irritazioni, aderenze.È semplice immaginare che la menopausa può essere un sollievo per le donne affette da questa malattia,perché l’interruzione del ciclo mestruale e la drastica riduzione della produzione di estrogeni favorisce un naturalemiglioramento della malattia, ma non è sempre così: “Se la tua endometriosi è tenue, potrebbe migliorare con la menopausa– dice il Dottor Kenny Sinervo, del Center for Endometriosis Care ad Atlanta, in Georgia –Ma se la malattia si trova ad uno stadio avanzato, i sintomi tendono a persistere.Vediamo perché accade questo, quali sono i sintomi e quali le possibili cure.

Endometriosi: menopausa significa guarigione?

Grazie ai cambiamenti ormonali che la menopausa comporta i principali sintomi dell’endometriosi tendono a scemaregradualmente, l’Atrofia Vulvo-Vaginale interessa una donna su 2 fino a scomparire.Il tessuto endometriale ha infatti bisogno degli estrogeni per crescere, ormoni che sono prodotti dal sistemaendocrino prevalentemente in età fertile. È per questo motivo che alcune donne trovano sollievo nella menopausa:il tessuto che cresce in modo anomalo fuori dalla sua sede naturale semplicemente smette pian, piano di farlo.Per tante donne che durante la loro vita fertile hanno sofferto per le conseguenze dell’endometriosi dunque, la finedel ciclo mestruale e l’arrivo della menopausa rappresenta una speranza. Vampate, irritabilità, insonnia diventanoniente in confronto alla liberazione da quei dolori che ogni mese costringono a letto per 4-5 giorni, dal senso di nausea,dalle dismenorree o dalla dispareunia.Tuttavia in alcuni casi, quando cioè l’endometriosi è giunta ad un livello di gravità, i disagi che la malattia comportapotrebbero non scomparire mai del tutto. Inoltre, la scienza fa notare che alcune donne si accorgono di avere l’endometriosisolo negli anni che precedono la menopausa perché i sintomi tipici della malattia iniziano a far sentire il loro peso maggiormentein questo periodo. Succede spesso che l’endometriosi resti infatti asintomatica per moltissimi anni durante la vita fertile.

Facciamo chiarezza: sintomi dell’endometriosi

Moltissime donne lamentano forti dolori mestruali (dismenorrea).Naturalmente si tratta di una condizione sgradevole che potrebbe essere risolta con una visita dal ginecologo e conl’assunzione di farmaci adeguati.La dismenorrea può anche essere un sintomo di endometriosi ma non è detto che chiunque abbia dolore duranteil ciclo presenti la patologia.

I sintomi più comuni sono:

Dolori pelvici anche molto forti che si manifestano durante la mestruazione e l’ovulazioneDolori durante i rapporti sessuali (dispareunia)Alterazioni della regolarità intestinale con disturbi durante l’evacuazione (stipsi o diarrea che si presentano con frequenza)Dolori addominali e lombari anche durante i giorni “normali”Addome gonfioSensazione di stanchezza persistenteNausee, capogiri, mal di testa localizzati in certi periodi del mese (con frequenza durante l’ovulazione)Mestruazioni molto abbondantiEndometriosi e menopausa precoce, la scienza conferma il rapporto di causa-effettoLa menopausa precoce è un problema che interessa circa 10 donne su mille.Ma secondo uno studio condotto dal Prof. Pietro Giulio Signorile (Presidente FIE), il dato sale a 80 su millenelle donne affette da endometriosi, quasi il 10%.Questo accade per una molteplicità di cause che contemplano anche interventi chirurgici (spesso ripetuti) alle tubee alle cisti ovariche endometriosiche che possono essere di “ripulitura” ma anche di asportazione delle stesse.“L’asportazione ripetuta di cisti ovariche – scrive la ginecologa Alessandra Graziottin – o di un intero ovaio se sededi grossa cisti endometriosica, riducono drasticamente il patrimonio di follicoli della donna. Predispongono quindiall’esaurimento precoce del patrimonio follicolare, causando menopausa precoce e sterilità definitiva da causa ovarica.”Endometriosi e nuovi LEA, oggi è considerata malattia cronica e invalidanteAnche il Sistema Sanitario Nazionale, con l’approvazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)ha inseritol’endometriosi tra le malattie croniche e invalidanti, dando la possibilità alle donne malate di accedere a una serie di esamie di cure gratuitamente.Prima di questa riforma la malattia faceva parte delle patologie rare, anche se la sua diffusione– come si è scoperto da studi e inchieste – è molto più ampia di quel che si possa pensare .

(*) ReferenzeNappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379