“Noi le Donne 5.0: tra tabù e modernità”

“NOI LE DONNE 5.0”: una riflessione sulla resilienza al femminile

Frutto di un lungo lavoro preparatorio, partito ancora nel 2019 ma poi rallentato dal Covid, l’evento “Noi le Donne 5.0: tra tabù e modernità – Le donne fonti sostenibili nel XXI secolo” – promosso dall’Associazione Endometriosi Friuli Venezia Giulia e in programma per domani, 25 novembre, alle 20.30, nell’auditorium comunale di Rivignano Teor, a celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – apre una finestra sul tema della resilienza al femminile, in un mondo ancora dominato da logiche fortemente discriminatorie che la pandemia, in molti casi, ha purtroppo contribuito ad aggravare. “Ambasciatrici” illustri offriranno il proprio contributo di pensiero con l’obiettivo ultimo di stimolare – oltra alla riflessione sulla necessità di un profondo cambiamento – lo spirito solidale, favorendo una raccolta fondi da destinare alla ricerca, alla formazione, all’informazione e alla prevenzione.

Ideata e curata da Sonia Manente, presidente dell’Associazione Endometriosi Fvg, in collaborazione con gli assessori di Rivignano Teor Massimo Tonizzo e Sara Bettuzzi, la serata si aprirà con i saluti istituzionali, a cominciare da quello del sindaco Mario Anzil, e proseguirà con gli interventi della campionessa del mondo di spada Mara Navarria, dell’imprenditrice Daria Illy (uno dei pilastri dell’azienda di famiglia, la Illy Caffè), di Eliana Cagnelutti, chitarrista e cantante vincitrice del titolo di miglior strumentista blues italiana, della stessa Sonia Manente e di ulteriori protagoniste, che racconteranno la storia propria o di altre donne. Inframmezzeranno la conversazione – coordinata dalla giornalista Maira Trevisan – momenti musicali a cura di ArTime Quartet e della Scuola di danza Zora, nonché uno sketch teatrale della comica Catine. Accesso libero, con obbligo di Green Pass.

«Le donne 5.0 – commenta la presidente dell’Associazione promotrice – persistono facendo rete, sostenendosi, ispirandosi. Con l’emergenza Covid le criticità che le penalizzano si sono esasperate, ma loro, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato capacità di resilienza, di trovare soluzioni e di portare avanti i loro progetti. Si è visto soprattutto nella piccola e media impresa, il tessuto dell’Italia e del nostro Friuli, dove le aziende al femminile sono state capaci di trovare soluzioni innovative. Con questa serata vogliamo proporre un momento di analisi e di confronto che speriamo possa contribuire alla diffusione di una nuova sensibilità: è necessario che si presti attenzione alle patologie croniche che colpiscono la sfera intima – dall’endometriosi all’adenomiosi, alla cistite interstiziale e così via – e compromettono seriamente la qualità della vita di una donna. Spesso le diagnosi sono tardive, le cure inefficaci, la ricerca insufficiente».